Testo  Critico

di   Tobia  Donà

Per   ART Style -  International Magazine – summer 2021

analizza  le opere:

“ Per aspera ad astra “ 2012-  dipinto su tela                                   

  “ Corruzione ” 2011  – dipinto su tela                                                       

  “  Bin- il distruttore “ 1994 – scultura in metallo bianco brunito                      

  “  Collier n°2- Hypnos   2008- oro giallo e rubino


TINA  LUPO

NEW   ICONOGRAPHIC   MITHOLOGY


Le sculture di  Tina Lupo rievocano  profile di miti antichi , simboli misteriosi  racchiusi nella  memoria di culture  arcaiche……. Da queste sculture si libera un’atmosfera che confonde i confini  del tempo e dello spazio, contesto emotivo  in cui lo spettatore  si sente attratto, luogo  dell’anima  in cui ricostruire  un contatto  con il proprio io  più profondo nell’eterna ricerca del sé.  ( P. Levi )

L’artista  Tina Lupo  è  da  sempre  refrattaria  a qualsiasi  incasellamento in schematiche e superficiali  divisioni  per genere  artistico.  Sin  dai suoi esordi ella ha costantemente e coerentemente  perseguito nella sua lunga ricerca poetica, la sperimentazione  e l’originalità  tanto da aprire  nuove strade  e definire un nuovo canone  estetico  capace  di instillare  inconsuete forme  di espressività , concettualmente innovative  sia nei confronti della tecnica  che in quelli della tradizione ,  creando opere fortemente iconiche  e riconoscibili.  Alla  definizione  della  forte  identità  della sua cifra stilistica  hanno  sicuramente  contribuito le cospicue esperienze  internazionali  che l’artista  compie a partire  dagli anni settanta e successive agli studi  all’Accademia di Belle Arti di Bologna .  Tra  queste fondamentali saranno i lunghi soggiorni a New York, nel 1974  e 1976 proprio quando nella Grande Mela , reduce dalla guerra in Vietnam il mondo dell’arte riscrive tutte le sue regole  e il Lower Est Side si afferma  come la fucina di un’arte del tutto inedita e alternativa  a quella sino ad allora  ufficiale.  In occasione della sua recente partecipazione alla IV  Esposizione Triennale  di Arti Visive di Roma , il prof  Gianni Dunil  nel catalogo ha scritto:  L’opera  appare  quasi  come un obelisco posto a frontiera  tra il mondo materiale  e quello astrale , spingendo l’osservatore  a fermarsi a meditare ,  elevando i suoi pensieri  verso nuovi piani  dell’esistenza.     Le opere di Tina Lupo quindi, non rappresentano unicamente  una rilettura  in chiave contemporanea di forme e stilemi  classici

, ma sono  prima di tutto  la scrittura ex novo di una nuova  mitologia  iconografica , ispirata  dalle grandi e antiche  civiltà mediterranee, alle quali  sono legate la memoria , l’infanzia e il DNA stesso dell’artista .  A partire dalla fine di agosto  e sino a settembre  sue opere pittoriche  saranno esposte  alla White  Space  Chelsa  Gallery  di  New York .


“ Tina Lupo’s  sculptures evoke profiles  of ancient myths, mysterious symbols embedded in the memory of archaic cultures” ( p. Levi )                                                                                                       Artist Tina Lupo has constantly pursued experimentation  and originality.  Surely, her stylistic code was inspired by her long sojourns in New York , during  the Seventies , when  the Big Apple  was affirming  itself as the factory of an  unprecedented art style ,  alternative  to the  so-far  official  one .   Recently she  has been  invited  to the Fourth Triennial  Exhibition  of  Visual Art in  Rome . Tina Lupo’s  artworks  are a newly  created writing of  novel  iconographic  mythology , inspired by ancient  Mediterranean civilizations  to  which the artist’s memory, childhood, and DNA are connected .

Testo   Critico

Di   “ Tobia DONA’

Per   Art Style  -International  Magazine – winter-spring – 2022

Analizza :

-  il Trittico – dipinto su tela -2020 – “ Alienazione- Trasmutazione –Vivificazione “

- La scultura – “ L’incantatore “1995

- il dipinto –su tela – “ Fortezza “  2013


TINA LUPO

THE  VISION  AND  THE  ENIGMA  -   La visione  e  l’enigma


L’analitico percorso di Tina Lupo si è articolato in una continua altalena  tra i  binari della pittura  e della scultura , quasi ella avesse  voluto  dar  sostanza  tattile  all’immaterialità  di  talune evocazioni  prodotte  dalla  sua  mente e non riscontrabili  nella realtà .  Se si  preferisce , Tina Lupo  ha reso  presenza  fisica l’insueto ,  nel quale  riporre tutte quelle aspirazioni sistematicamente  negate al nostro quotidiano.  E’  come se ogni  volta un  velo che avvolge  la realtà venisse  strappato per lasciar posto  all’enigma che lo circonda  senonché , una attenta lettura , ci pone nella condizione  di recepire una più rispondente  esigenza di tipo psicologico .    La parte figurale , che emerge dalla sua cifra stilistica , rivela l’inquieta  simbologia di una condizione umana affardellata , sconvolta e schiacciata  da un sistema  di conduzione nel quale  non è difficile  cogliere le contraddizioni e le perplessità , per poi consentire  e  agevolare un’evasione spirituale .  Tina  Lupo  sembra sapere bene che il luogo  dell’enigma è soprattutto un luogo della  mente.  Giunta alle sue  attuali  deduzioni  grazie ad una lunga pratica  artistica  ricca  di esperienze internazionali  e di frequentazioni  incrociate  nello spazio e nel tempo,  sovrapponendo la sagoma  di un enigma  remoto avvolto nel naufragio  del sistema .  Volendo nelle  forme ideate  da Tina Lupo , con rigorosa  matematica esecutiva  sempre governata  dalla ratio  geometrica , si  possono  individuare  simbologie  rapportabili ad un ideale  primigenio, legato  a  doppia  maglia  alle antiche  civiltà,  potente al punto di ricongiungere il nostro  tempo, a quello  delle  piramidi, o degli antichi  cromlech .  Sue opere sono anche contenute nel recente  Atlante dell’Arte Contemporanea  edito da De Agostini.


Tina Lupo’s  analytical pathway is  articulated as  an ever-moving  see saw between  painting and sculpture as  if she  wanted to bring  a  tactical  substance  to the  immateriality  of  some  evocations of her mind and  not found in actuality .  Each time  it is as  though  a veil  wrapping  reality gets  torn apart to leave room for the enigma that  surrounds it.     A  careful  reading  , though, puts us in the position of  receiving  a  more responding,  psychological  need.    In the  forms  designed  by  Tina Lupo , with  mathematical  execution  and always governed  by  geometrical  rationality,  we could  identify  symbols  referring  to  a primeval  ideal , doubly  connected  to  old  civilizations , so  powerful  to the point of  reconnecting  our time  to  one of  the  pyramids  or the  ancient  cromlech.